In Italia, difficile a crederci, stanno iniziando le prime forme di Smart Working. Modello già approvato, testato e funzionante negli States che porta a un risparmio totale di oltre 37 miliardi l'anno.
Lo scorso 6 Febbraio si è tenuta a Milano una giornata ufficiale dedicata al Telelavoro. Un esperimento promosso a favore del lavoro a distanza, eliminando costi e vincoli inutili dovuti al vecchio stile di lavoro.



Costi di manutenzione di Ufficio, Distanze, Costi di Gestione, vengono notevolmente ridotte grazie al lavoro a distanza. Ma cos'è realmente lo Smart Working? 
Smart Working non è rimanere a casa, far finta di lavorare a distanza. E' il modo innovativo per chi, vuole trovare tempo e spazio per famiglia e creatività, per chi necessita di un orario flessibile.
Cosa implica lo Smart Working?
Lo Smart Working rispetto a un normale lavoro, implica più sforzo, più attenzione alle comunicazioni, più dedizione alle relazioni. Per lavorare a distanza occorre dar fiducia al proprio datore di lavoro, deve essere sicuro che il lavoro proceda senza intoppi e nei tempi prestabiliti. 
E' per questo che ci vengono incontro mille e uno tools presenti sul mercato (anche in maniera gratuita) che permettono sempre il monitoraggio (non lo stalking) di chi lavora a distanza.
Aggiornamenti tramite CheckList, Diagrammi Temporali, DeadLine, Conference Call giornaliere, aiutano a fare del Telelavoro, un traguardo raggiungibile e sicuro.

E dalla fine di Gennaio che addirittura di pensa a una proposta di legge per lo Smart Working.
Il 29 gennaio vine depositata la proposta di legge che regolamenta lo Smart Working con specificità su accordi economici, caratteri comunicativi e mezzi IT da usare e modalità.

Proposta di Legge
Lo Smart Working viene definito dal comma 2 «prestazione di lavoro subordinato che si svolge con le seguenti caratteristiche:

- prestazioni fuori azienda fino al 50% dell’orario annuale, salvo diverso accordo.
- eventuale uso di strumenti informatici e/o telematici per l’attività.
- niente obbligo di postazione fissa nei periodi di lavoro fuori azienda.

Contratto
Lo svolgimento della prestazione è regolamentato da un accordo scritto fra lavoratore e datore di lavoro, che definisce: modalità di esecuzione del lavoro fuori dai locali aziendali; strumenti utilizzati; organizzazione dei tempi; modalità di recesso (es.. in materia di preavviso o scioglimento anticipato del contratto) ed eventuale proroga o rinnovo. L’accordo, infatti, può essere a tempo indeterminato o a termine (massimo per due anni).

Retribuzione
Il trattamento economico non può essere inferiore a quello previsto per gli altri lavoratori subordinati, a parità di mansioni. Il diritto alla parità di trattamento retributivo e normativo si estende a tutte le condizioni di lavoro e occupazione.

Strumenti ICT
Gli strumenti informatici e telematici devono essere adatti al tipo di lavoro e forniti dal Datore di Lavoro, salvo diverso accordo

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